Conosci

La casa di Reclusione di Mamone

LIANDRU BANDITO DAL BEL NOME

«Fuggii da Mamone, dove ero detenuto, durante un bombardamento e tornai nel Supramonte. Ero di nuovo un latitante. Di nuovo misero, affamato e ricercato. E poiché la giustizia di Stato mi aveva mal giudicato mi rivolsi a quella della mia terra, alle leggi del codice antico barbaricino.

Volli “s’accaramentu”, il confronto diretto con il mio rivale, difronte agli avvocati suoi e ai saggi del paese. Io dissi le mie ragioni il rivale le sue. I savi del paese ascoltarono. Poi si ritirarono a decidere. Poi mi dissero “siediti dove vuoi”, ed era la sentenza di assoluzione.

La parte lesa mi pago 300 mila lire di risarcimento per i danni morali. Avevo ottenuto giustizia, l’offesa patita era vendicata ».

Giovanni Battista Liandru.

Negli anni del secondo dopoguerra, in Sardegna, vi fu chi divenne bandito in un’ora o in un solo istante, per aver compiuto un semplice sconfinamento di pascolo o un atto estremo (il più delle volte l’uccisione di un nemico). Giovanni Battista Liandru, che alla condizione di bandito pervenne dopo un lungo apprendistato. Liandru apparteneva, insieme a due sorelle, a una famiglia di contadini che non possedeva terra, era nato povero e viveva la sua giovinezza lavorando come un servo pastore nel Supramonte.

Un giorno si imbatté in una cavalla lasciata sola al pascolo brado e la rubò […] Liandru non tardò ad essere arrestato e condannato a 4 anni di reclusione nella colonia di Mamone. Non vi rimase a lungo, il 28 giugno del 1944 evase. Tornato al suo paese affrontò il giudizio dei suoi paesani secondo il codice barbaricino (vedi testimonianza a lato) e fu assolto. Nel 1950 fu catturato in località Cogosi e condannato all’ergastolo. Dopo oltre 23 anni ottenne la grazia.

La casa di Reclusione di Mamone

La più grande colonia penale sarda

La Casa di Reclusione di Lodè Mamome è una colonia penale della provincia di Nuoro sorta nel 1894, è attiva ancora oggi nonostante si trovi in una zona davvero isolata della Sardegna a circa 1000 mt slm, in inverno diventa quasi irraggiungibile a causa della neve.

Questa Struttura carceraria è la più grande colonia penale sarda, si estende per circa 2700 ettari in un territorio montano aspro, caratterizzato dalla tipica vegetazione mediterranea, con oliveti sugherete e pregiate piante centenarie al confine con i comuni di Onanì, Lodè e Bitti.

All’interno del perimetro della prigione c’è tutto un mondo da scoprire: l’antica cantina dei primi del “900, gli orti, i frutteti, i pascoli e i laboratori per la produzione di miele. Grazie al lavoro quotidiano dei detenuti si ricavano prodotti destinati sia alla vendita che per i pasti della colonia.

Organizza

I am text block. Click edit button to change this text. Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Ut elit tellus, luctus nec ullamcorper mattis, pulvinar dapibus leo.

Parti

I am text block. Click edit button to change this text. Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Ut elit tellus, luctus nec ullamcorper mattis, pulvinar dapibus leo.

Visita la Colonia

Operatori Locali

A 760 metri di altezza, immersa in un verde e silenzioso bosco di sugherete, sorge l’azienda agrituristica Calavrina.

Il consorzio Tepilora ha sede a Posada (NU) borgo medievale situato sulla costa nord orientale della Sardegna. Esso ha lo scopo di far conoscere e valorizzare e conoscere il parco naturale regionale dell’osasi Tepilora.

l’Oasi Sensoriale L’Essenza è una piccola struttura ricettiva eco-sostenibile, particolarmente indicata per chi in vacanza desidera sperimentare il distacco completo dallo stress.