
Conosci
Il numero uno
Più e più volte mi sono desiderato morto perché cessino queste pene perché sono insopportabili.
Non ne posso più non so per quanto tempo potrei ancora resistere la mia salute.
Io penso solamente a te, il tuo pensiero è quello che mi aiuta a resistere, forse io posso fare per te ben poco, ma ho la pretesa d’esserti ancora necessario.
Francesco Mereu.
Ogni storia ha un inizio, quella di Tramariglio cominciò con il recluso numero 1 Augusto Gaio, che varcò il mare per scontare la sua pena nel dicembre del 1936.
Il manovale di origini torinesi, nato nel settembre del ‘18, venne arrestato per “lesioni volontarie gravissime”. Il fatto vide come protagonisti Augusto Gaio, l’allora compagna col suo bimbo di pochi mesi e l’amico Umberto Gariboldi.
Augusto, attraverso il ricavato della vendita della culla del bambino, comprò pasta e vino e in preda ai fumi dell’alcool, pensò di vendere anche la stufa. Umberto fece notare che la mancanza del calore della stufa avrebbe portato il bambino a morte certa.
Augusto perse la testa e, dopo averlo strattonato, lo accoltellò ad un fianco, “causando la perforazione dello stomaco” senza però ucciderlo.
La colonia penale e il suo territorio
La nascita della colonia penale di Tramariglio è intrecciata con la bonifica della Nurra ed è strettamente connessa con la storia delle colonizzazioni moderne e della legislazione penale italiana del novecento.
I venti anni di attività della Colonia Penale di Tramariglio, dal 1941 al 1961, trascorsero segnati dalle giornaliere attività lavorative dei detenuti, impegnati a coltivare il grano e la vite e a lavorare le foglie della palma nana per ottenere il crine vegetale.
In origine, l’estensione della colonia era di circa 120 ettari per una popolazione carceraria di circa 400 detenuti. Come in tutte le colonie agricole, anche a Porto Conte il territorio era suddiviso in poderi presidiati dalle diramazioni, edifici agricoli lontani dalla casa centrale dove venivano stabiliti altri detenuti.
Lo stabilimento penale smise di funzionare nel 1961, e fu restituito all’ente regionale che dal 1952 ne aveva ereditato i beni patrimoniali.
Ma essendo mutate le condizioni politiche ed economiche, la colonia non si trasformò in villaggio agricolo: gli anni sessanta, infatti, vedono nascere un programma di interventi denominato “Parabola d’Oro” che porterà alla realizzazione di un importante comparto alberghiero e la trasformazione dei luoghi di pena in nuovi paesaggi del turismo.

Organizza
I am text block. Click edit button to change this text. Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Ut elit tellus, luctus nec ullamcorper mattis, pulvinar dapibus leo.
Visit Sardegna
Le attività nella colonia
Visit Sardegna
I prossimi eventi

Parti
I am text block. Click edit button to change this text. Lorem ipsum dolor sit amet, consectetur adipiscing elit. Ut elit tellus, luctus nec ullamcorper mattis, pulvinar dapibus leo.
Visita la Colonia
Operatori Locali
L’ Overing Diving Center è stato concepito con il preciso obiettivo di minimizzare il più possibile l’impatto ambientale in una zona ricca di biodiversità, grazie alla presenza del Parco Naturale Regionale di Porto Conte e dell’Area Marina Protetta di Capo Caccia-Isola Piana. Immersioni, snorkeling, dolphin watching, ecoturismo nell’Area sono le attività a diposizione. Beach bar tra relax e divertimento.
Negli anni ’50 una vastissima area di terreni, usati solo per la pastorizia, fu bonificata e data in concessione ai braccianti agricoli. In seguito la viticoltura di alta qualità si dimostrò la più adatta per i terreni situati nello splendido scenario compreso tra il golfo di Alghero e la baia di Porto Conte. Il vino prodotto crebbe dando così origine alla cantina sociale nella località di Santa Maria La Palma.
Partendo da Alghero in direzione Capocaccia troviamo il parco naturale di Porto Conte. Un’area naturale protetta che ospita Casa Gioiosa. Visitandola vi aspetta il laboratorio delle energie rinnovabili, un viaggio tra pannelli illustrativi e modellini in scala che simulano il funzionamento delle varie energie alternative alle fossili e ancora le dinamiche di un uso razionale di fonti inesauribili come il sole.
La struttura ricettiva a 4 stelle ubicata a Fertilia prende il nome di Hotel Punta Negra. Il complesso offre una spiaggia privata e 2 piscine all’aperto, affacciate sulla scogliera, da cui è possibile godere di una strabiliante vista mozzafiato sul Mar Mediterraneo. A pochissimi minuti di distanza dall’ aeroporto di Fertilia-Alghero, offre la possibilità di praticare tanti sport.