Le Carte Liberate

Ricordare è vita. Senza memoria non c’è identità

Le Carte Liberate sono la raccolta della documentazione carceraria composta da lettere, fascicoli, biglietti e foto, attraverso cui è stato possibile ricostruire attimi di vita destinati altrimenti a sparire per sempre.

Le storie, le emozioni e i sentimenti dei detenuti che negli anni, da fine ‘800 ad oggi, hanno popolato le colonie agricole di detenzione della Sardegna, rappresentano il cuore di questo progetto.

LO SBARCO

Immaginate il detenuto, il condannato a ripagare il suo debito con la società, sradicato dal suo territorio di origine e trasferito in una terra ostile dove il suo unico compito era quello di bonificare il territorio nel tentativo di plasmare una natura ancora selvaggia.

LE CAPRE DI ZIO PAOLINO

``Ziu Paulinu sembra un patriarca
con tutte queste capre intorno
si vede che è di buon umore
sebbene la sua vita volga al termine``

`{`Piero Marras - Ziu Paulinu`}`

LA CENSURA

``Vorrei scriverti ancora per ore
ma la carta è finita
finisco con la penna
ma non con il cuore``

`{`Piero Marras - Mio Caro Cugino Giuseppe`}`

Il progetto Liberamente

Così nasce il progetto Liberamente, pensato e studiato non solo per il riordino degli archivi quanto per affrontare la complessità della materia storica, evidenziando il fil-rouge tra passato e presente.

Il sempre attuale aspetto sociale, è l’elemento cardine sulla base del quale si è cercato di dare un volto e una dignità ai detenuti.

Per la prima volta i detenuti stessi sono stati coinvolti in un percorso di recupero che ha permesso loro di dar voce a quelle lettere appartenute a chi in precedenza si era trovato a vivere la stessa esperienza carceraria. Lettere spesso dimenticate, censurate e mai arrivate alle famiglie.

In un’ottica di forte sensibilizzazione all’interno delle colonie ancora attive e all’esterno delle stesse, i detenuti hanno avuto l’opportunità di porsi come esempio positivo, di riscatto e rinascita, per i giovani e per la società.